Ghemon: dal rap al cantautorato sul filo rosso delle proprie emozioni
Ghemon è Giovanni Luca Picariello, un cantante e rapper italiano, nato ad Avellino nel 1982. Può vantare collaborazioni con numerosi artisti sia italiani sia stranieri ed è attualmente membro delle crew “Blue Nox Academy” e “Unlimited Struggle”. Nel 2008 vince il premio “Hip-Hop best new artist” e nel 2015 diventa artista Hip-Hop dell’anno. La sua discografia è composta da: La rivincita dei buoni, pubblicato nel 2007, “E poi, all’improvviso, impazzire”, composto nel 2009 con il gruppo The Love 4tet, “Per la mia gente-For my people”, scritto nel 2012 insieme al rapper Bassi Maestro e al producer canadese Marco Polo, “Qualcosa è cambiato”, del 2012, “ORCHIdee”, del 2014 e “Mezzanotte”, del 2017.
Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, dal nome “Io sono: diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle”.
Gli inizi
Gianluca si affaccia al mondo della musica nel 1995 grazie alla rivista Aelle e alla trasmissione televisiva “Venerdì rappa”, condotta da Albertino, che gli permettono di entrare a contatto con un mondo ancora in esordio nello scenario musicale italiano: l’Hip-Hop. Abbandonato il Writing, decide di dedicarsi a pieno al rap. Comincia a crearsi un nome nel panorama underground italiano grazie alla pubblicazione di “Bloodstains”, album del gruppo “Sangamaro”, di cui è fondatore, che verrà recensito dalla rivista Aelle come “uno dei prodotti migliori dell’anno”. Quando però nel 2001 si trasferisce a Roma la sua identità sta cambiando: educato fin da piccolo da artisti come Erykah Badu e D’Angelo, Gianluca dimostra per la black music americana un grande interesse, che lo porterà gradualmente ad approcciarsi diversamente alla sua musica: da rapper si trasforma in cantante. E il risultato più evidente di questa trasformazione è sicuramente il suo ultimo album, “Mezzanotte”, che con sonorità tra l’RnB, il Soul e il pop (mantenendo comunque tracce di rap) rappresenta un’avanguardia per la musica italiana.
Il “pesce fuor d’acqua” del rap italiano
La ricerca musicale di Ghemon è stata caratterizzata da anni di dura gavetta. Partito da una piccola città della provincia campana, negli anni si sposta in tutta Italia, entrando in contatto e collaborando con molti artisti rap esordienti come Kiave, Mecna, Frank Siciliano e Bassi Maestro. Il suo cambiamento avviene agli inizi degli anni 2000, quando sente la necessità di avvicinarsi sempre più alla musica cantata, a discapito del rap. In questo periodo di cambiamento subisce numerosi rifiuti in campo musicale, principalmente per l’azzardo di aggiungere una grande componente melodica in un genere in cui la sperimentazione non era ancora vista di buon occhio dai molti che volevano mantenere intatta la “purezza” originaria, e per una mancanza tecnica in campo vocale. E’ grazie ad anni di studi con numerosi insegnanti (tra cui il famoso cantante soul e funk italiano Al Castellana) che si può notare in “Mezzanotte” un notevole miglioramento in ambito canoro che, grazie anche alle articolate linee melodiche e ritmiche dell’album, ha consacrato ufficialmente Ghemon a rappresentante della black music in Italia.
Introspettivo, diretto, scrupoloso
Sono questi i tre aggettivi che meglio descrivono la sua personalità artistica e la sua produzione. Fin dagli esordi infatti Gianluca si distacca dai canoni del rap tradizionale. L’autocelebrazione e l’autoreferenzilità sono assenti per lasciare spazio ad un viaggio introspettivo delle sue emozioni: i momenti bui della depressione, la rabbia, la frustrazione; ma anche l’esperienza amorosa, l’ottimismo o la speranza. Tutti sentimenti che lo hanno accompagnato nel corso della sua carriera musicale, facendo conoscere Ghemon al grande pubblico prima come artista e poi come cantante. A rendere unica la sua scrittura è anche la grande meticolosità e precisione che mette in ogni lavoro: un lessico ricercato e ricco di riferimenti fanno intendere che nulla è lasciato al caso; Ghemon è un artista che cura ogni dettaglio senza lasciare sbavature.
Io sono: diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle
Il 15 marzo 2018 è uscito nelle librerie il primo libro di Ghemon, in cui l’artista racconta la sua vita e gli ostacoli che ha dovuto incontrare nella sua carriera. Partendo dal racconto del contesto familiare in cui è cresciuto, educato dal padre con i cantautori italiani, Gianluca parla poi dei viaggi e delle numerose difficoltà che durante il suo cammino lo hanno formato. Il centro del libro è rappresentato dal racconto della depressione di cui l’artista è stato vittima intorno ai trent’anni, che lo ha costretto all’uso di psicofarmaci e che non gli permetteva di condurre una vita felice. Condizione di squilibrio emotivo superata grazie a grandi sacrifici. L’obiettivo del libro è anche quello di essere una manifesto per sensibilizzare la gente alla malattia: la depressione non va trattata come un tabù, ma curata attraverso un grande lavoro su se stessi.
“Il giorno in cui ho scoperto la normalità
Fu una rivelazione a base chimica”
Discografia: La rivincita dei buoni (2007); E poi, all’improvviso, impazzire (2009); Per la mia gente-For my people (2012); Qualcosa è cambiato (2012); Orchidee (2014); Mezzanotte (2017).